Consolidamenti

Il consolidamento degli alberi si riferisce a tutti i metodi di collegamento o supporto delle branche o fusti di una pianta che hanno lo scopo di ridurre la probabilità di cedimento e/o i danni associati ad un cedimento strutturale della pianta. L’obiettivo complessivo del consolidamento è cercare di prevenire il cedimento della branca o della pianta intera e/o di evitare danneggiamenti a persone o cose nel caso che il cedimento abbia luogo. Un ulteriore aspetto rilevante è prevenire la perdita di alberi o habitat di pregio a seguito del verificarsi di cedimenti di chioma o per sradicamento.

Il consolidamento di un albero deve venire eseguito a seguito di una valutazione rischi-benefici che tenga in considerazione il rischio di danni significativi a persone e cose o alla struttura arborea rimanente, la probabilità di cedimento e il valore dell’albero.

L’impiego di sistemi di consolidamento a carico di alberi può disturbare o interrompere i naturali processi di riduzione di chioma e abbandono delle branche, che sono parte dei cambiamenti strutturali che naturalmente hanno luogo a carico di una pianta nel corso della sua vita.

Esitono 3 tipi di consolidamento:

1- I sistemi di consolidamento dinamico: vengono utilizzati per ridurre la probabilità di cedimento di una pianta o delle branche attraverso l’eliminazione dei picchi di stress, per dissipazione dell’energia grazie all’allungamento dei cavi (distensione). In alcune situazioni, il consolidamento dinamico può anche venire impiegato quale misura preventiva di ritenuta di una branca (o altra porzione instabile di chioma) che dovesse eventualmente cedere.

2- I sistemi di consolidamenti di tenuta: il tirante deve essere installato sull’asse portante con un angolo molto acuto, praticamente quasi verticale all’asse del tronco. Qualora questo non fosse possibile per i dimensionamenti dei rami viene consigliato un ulteriore cavo aggiuntivo in prossimità della biforcazione.

3- I sistemi di consolidamento statico: sono costituiti da componenti costruiti con materiali bassa elasticità. Il sistema viene considerato statico quando nel suo complesso possiede una elasticità inferiore al 2% nell’ambito della capacità di carico dichiarata; vengono utilizzati per stabilizzare difetti al fusto o alle branche in presenza di segni di cedimento (es. forcelle fessurate, strappi, ecc.), in modo rigido. I consolidamenti statici devono essere posizionati nella porzione inferiore, statica, della chioma.